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Territorio

Per chi preferisse effettuare escursioni fuori città, si segnalano l'acquario di Genova con la maggiore varietà di ecosistemi europea, le grotte di Toirano, il centro romano di Albenga e i borghi medioevali di Laigueglia, Cervo, Taggia, Triora, Seborga, Finale Ligure, Vernazza.

La via Lulia Augusta costituisce un percorso storico naturalistico tra i più suggestivi della Liguria, di facile percorribilità e dai colori e dagli odori tipici della macchia mediterranea. Dalla parte di Alassio, il percorso ha inizio dal Piazzale di S.Croce, dall’omonima chiesetta che vi prospetta, dal quale si gode uno straordinario panorama, che, nelle giornate più limpide, spazia fino ai monti della Toscana e della Corsica. Oltrepassato un arco in pietra, appaiono subito le immagini che accompagneranno per l’intero percorso: il mare e l’Isola Gallinara.

Nel primo tratto si domina il porto di Alassio, ricavato negli anni Cinquanta da una insenatura naturale, con la caratteristica Cappelletta eretta nel 1929 in memoria dei caduti in mare. Poche centinaia di metri e, tra la vegetazione di cipressi ed eucalipti, si raggiunge la chiesa di Sant’Anna ai Monti. Lungo tutto il percorso ci accompagna la visione dell’inconfodibile sagoma dell’isola Gallinaria, così chiamata già dai Romani per la presenza di galline selvatiche. Dalla Iulia Augusta si scorge la torre cinquecentesca, fatta costruire dai genovesi. Il palazzo padronale, più volte ampliato e rimaneggiato, ha inglobato i resti dell’antico monastero. La chiesetta è del primo Novecento, in stile neoromanico. Tuttora privata, l’isola è inserita dal 1989 nel sistema delle aree protette della Regione Liguria.

Proseguendo troviamo l’inizio della necropoli della romana Albingaunum, risalente al I-II sec. d.C., i cui resti accompagneranno fino al termine del tragitto. Si tratta di recinti funerari, risalenti alla fine del I o all’inizio del II sec. dopo Cristo, di dimensioni abbastanza rilevanti. A seguire si raggiunge punta S.Martino, nei pressi del “Pilone”, tomba risalente al II sec. d.C., e dell’anfiteatro romano (in proprietà privata, raggiungibili con una deviazione). Dopo una breve discesa, oltrepassato il ponte moderno sul fiume Centa, si raggiunge Albenga con il suo centro storico e le torri medievali.